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Piani d’azione, lean office @ Pianca

chiunque passasse per l’ufficio marketing e comunicazione di Pianca in via dei Cappellari a Gaiarine si troverebbe di fronte stanze tappezzate di cose del genere:

lean office ufficio

Non bisogna pensare che sia un’improvvisa riscoperta del fluo anni ’80, una performance artistica o che siamo diventati una sede succursale di 3M

E’ un metodo semplice ed intuitivo, di mettere nero su “bianco” quello che facciamo.

Tutto ció a cui ci si dedica ha un suo svolgimento temporale: nasce da un’esigenza, prende forma sotto forma di idea, si sviluppa in una serie di attività organizzate ed orientate al raggiungimento di uno scopo e, se tutto va come dovrebbe, si chiude con il raggiungimento dello stesso.

Ogni cosa è considerabile, in una parola, come un progetto; estremizzando, ogni cosa potrebbe essere letta tramite questa interpretazione, da un programma aerospaziale al semplice ordinario fare la spesa.

Ovviamente, dato che l’obiettivo é la semplificazione, l’opportunità di adottare un metodo simile, va rapportata al grado di complessità a cui ci si trova innanzi.

Non di rado in azienda, se questa è attiva e contraddistinta per una certa vastità di gamma, si può vedere aumentare la complessità dei processi produttivi, moltiplicare persone ed attività, mentre tempi e costi devono sempre tendere a ridursi.

Serve dunque avere uno sguardo d’insieme, lucido ed aggiornato, sulla situazione. E mai parola può essere più azzeccata di “sguardo”, perché l’aspetto visivo é fondamentale per fissarsi nella mente, per memorizzare e capire al volo se tutto stia procedendo per il verso giusto.

Non importa che il progetto sia la creazione di un catalogo, la progettazione di una sedia, una procedura di Customer Service, l’introduzione di nuove finiture, etc..

Tutto può essere scomposto in attività, assegnate per competenza e organizzabili nel tempo.

Il primo segreto è renderlo una sorta di gioco.

Ed ogni gioco che si rispetti ha il suo piano: in orizzontale sono diposte ed ordinate le settimane dell’anno (ma per progetti strategici di breve durata possono essere anche i giorni delle settimane)

lean office tabellone

mentre le righe sono i progetti, gli ambiti, i contenitori…

lean office progetti

Le “pedine” delle singole attività si vanno a disporre all’interno di questo tabellone, riempiendolo, a ritroso nel tempo: si prende la data (in genere si ragiona in termini di settimana) entro la quale un progetto deve chiudersi tassativamente ed In quel punto si fissa la “milestone”, che, come evoca il nome, dovrebbe essere fissa ed inamovibile

lean office milestone

di qui andando all’indietro nel tempo, si organizzano e scadenzano, settimana su settimana, tutte le fasi che concorrono all’obiettivo; ognuna di esse viene nominata con poche parole che la descrivono e viene assegnata ad un responsabile del suo compimento, facendo attenzione agli ambiti di competenza e ai carichi di lavoro dei singoli.

Il secondo obiettivo è la coesione della squadra; questa deve  essere sempre aggiornata ed informata riguardo ai progetti. Come poter fare questo?

Una volta a settimana viene indetta dal team manager una riunione di avanzamento

lean office riunione

La riunione dovrà svolgersi nel più breve tempo possibile, durante la quale le “pedine” verranno mosse, o, al contrario, dovranno muoversi il meno possibile; se le attività, infatti, sono state portate a termine nel tempo prestabilito, vengono barrate e lasciate al loro posto

lean office attività ultimata

se, al contrario, non sono state ultimate, verranno spostate lasciando sul tabellone traccia dello spostamento e del motivo del ritardato compimento.

lean office attività ritardo

Il tabellone rimane sempre disponibile per consultazione e disposto ben visibile a tutti coloro che vogliano ricordare le proprie tasks nel tempo che intercorre tra una settimana e l’altra.

Il terzo obiettivo, vien da sè, è la responsabilizzazione del singolo di fronte al collettivo; l’adempiere ai propri compiti può influire, intrecciandosi, con quelli assegnati ad altri membri del team, negligenze e puntualità nel proprio lavoro possono ricadere sugli altri; questo emerge chiaramente nel momento in cui, durante la riunione, viene  chiesto di rendere conto del compimento delle proprie mansioni e, nel caso contrario, delle motivazioni dei ritardi. 

Questo non per creare imbarazzi o mettere alla berlina i negligenti, quanto per far emergere una cattiva programmazione delle attività, i colli di bottiglia dove i progetti tendono a bloccarsi, fare una miglior stima delle tempistiche, portare a maggior cooperazione nel team e maggior indipendenza nelle proprie mansioni per tutti i partecipanti.

Che dire di più? Noi ne abbiamo trovato giovamento, provate anche voi

Promuovere il design, MATCH Nuove Culture di Progetto @ PIERRE HOME

Capita di certo che una sera della settimana lavorativa siate stanchi e sembri non esserci uno scopo per cui schiodarvi dal divano;

il che può sicuramente essere vero.

Se però abitate in provincia di Napoli, Caserta o dintorni e siete appasionati di design / progettazione d’interni, noi uno scopo ve lo diamo volentieri:

Giovedì 15 Novembre dalle 19:00, negli spazi di PIERRE HOME di Marcianise (per chi seguisse questo blog li abbiamo già incontrati in occasione dello scorso Salone del Mobile di Milano e a giugno all’ultima edizione di Fiera della Casa), a cura di Delia Gambardella si svolge:

“MATCH Nuove Culture di Progetto”

pierre home match invito fronte

un evento itinerante, una tavola rotonda sponsorizzata dall ‘ADI Campania (nella figura del suo presidente nonchè docente Salvatore Cozzolino) e dall’ Ordine degli Architetti della Provincia di Caserta (Domenico De Cristofaro) con la collaborazione  dell’ AIAP Campania.

Una conferenza  sui futuri sviluppi dell’interior dove temi come l’ architettura e il design si incontrano, talora integrandosi, talora fondendosi o al contrario contrapponendosi nettamente. 

Interverranno, moderati dai sopracitati, architetti e designer, mentre, lo shoroom verrà allestito appositamente, su progetto di Carla Giusti, in modo da sposare tra loro prodotti di varie aziende.

pierre home match invito retro

Dunque, se vi interessa venite a

PIERRE HOME

viale Kennedy 34/32

Marcianise (CE)

Se proprio non lo ritenete uno scopo sufficientemente invitante, evitiamo di dirvi che verrà offerto un cocktail di benvenuto,

prendetelo pure a casa, sul divano.

 

PS di divani ad ogni modo ce ne saranno pure qui, e bellissimi.

Spotted by PIANCA #2

Con Ottobre arrivano i primi freddi e l’ autunno ormai è una realtà ineluttabile; il clima non è però un aspetto che ci interessi analizzare, quel che abbiamo potuto notare invece, facendo le stime del mese appena trascorso, è quanto sia stato caldo per numero di eventi, aperture  e rinnovi di punti vendita su tutto il territorio nazionale.

pianca opening bliving parma

 

cominciamo la rassegna partendo da Sud, dove abbiamo visto realizzati due bei corner in provincia di Napoli

Rinascimento Mobili @ Via Famiglietti 80040 Volla, NA

 

Trifoglio Arredamenti @ via Pedecone 5 80070 Monte di Procida, NA

 

Dunque un breve cenno per la partecipazione del nostro distributore ErreQ alla fiera MOA CASA di Roma che si è svolta dal 27 ottobre al 4 novembre.

Uno stand raffinato (anche se le foto non rendono del tutto giustizia all’allestimento) per l’ultimo evento fieristico di rilievo nazionale dell’anno.

Saltando più a nord ma restando sul versante Tirrenico troviamo Arredamenti Berrettieri @ via Alessandro Volta 15, 19020 Follo, SP

 Dulcis in fundo, non molto distante, in terra d’ Emilia, ha aperto venerdì 26, B-Living @ Via Sicuri 29/A, 43124 Parma, PR

Aperitivo gradevole tra amici in un allestimento davvero curatissimo, uno dei migliori in assoluto, un vero “PIANCA d.o.c.g.”, alla pari del rinomato prosciutto della città.

Se non vedete non credete? Beh, fatevi venire l’acquolina in bocca con le foto dell’ opening.

saluti e alla prossima

Al Caffè sfogliando un giornale. SETTE del Corriere, raccontato dal direttore

Giornali e Mobili, sembrano c’entrare poco l’uno con l’altro, a parte il fatto che fisicamente i giornali possano o meno “entrare” in un mobile.

Ci si fa poco caso, ma i mobili entrano molto più spesso nei giornali di quanto non sembri; tra pubblicità,redazionali, pubbliredazionali, articoli di varia natura , nelle rubriche di design, costume, architettura, eventi…

Il contenitore mercoledi 24 ottobre non è stato PIANCA e nemmeno il settimanale SETTE del Corriere della Sera, entrambi ci siamo trovati ospiti all’interno della magnifica cornice del Caffè Pedrocchi a Padova.

 rcs sette pedrocchi scale

rcs sette pedrocchi entrata

Un contesto ideale per lo scambio di idee, opinioni e suggerimenti, perchè questo è proprio l’intento di questa serie di eventi, in giro per l’Italia, voluti e promossi dal nuovo direttore di SETTE, Pier Luigi Vercesi:

rcs sette pedrocchi meeting

…I primi giornali sono nati, spesso, proprio nei caffè, data la naturale vocazione del caffè all’incontro, al suo essere cappello per la conversazione e, quindi, per la circolazione delle idee…

dice lo stesso direttore, chiacchierando, prima di cominciare la presentazione ufficiale, introdotta da Giancarlo Rota di RCS pubblicità

rcs sette pedrocchi pier luigi vercesi

E lo ha ripetuto anche a principio del discorso per poi arrivare a quello che era il motivo stesso per cui lui in prima persona si trovava lì

… E’ fondamentale, dopo essere entrati in una nuova realtà, e aver lavorato sodo, recepire il feedback sul lavoro svolto…

Ha preso le mosse dalle tecnologie e dalle nuove abitudini da esse scaturite, considerandole le cause e gli strumenti al contempo di un rinnovamento necessario, così nell’editoria, come in tutti gli altri ambiti, informativi e merceologici

E mai avremmo potuto sentirci più concordi, dando un occhio anche superficiale al mondo del mobile e dell’arredamento di design. 

Ci ha visto in totale accordo quando ha fatto appello al passato ed alla tradizione del giornale cartaceo (senza cedere alle sirene di internet ad ogni costo, come annunciato di recente dal magazine Newsweek) come chiave per la rifondazione, sostenendo un concetto, se si vuole un po’ conservativo, ma in parte contro corrente.
Sembra di sentire le parole di Enrico Pianca

 I mobili sono l’unica cosa che sappiamo fare davvero e li dobbiamo creare perfetti, devono avere un’anima e un’identità.

Parole che hanno una certa età, ma risultano ancora attualissime, oltre che una rotta ben tracciata da seguire; solo operando al massimo delle proprie possibilità, garantendo qualità e affidabilità, ci sarà sempre un mercato, anche in un contesto, come quello attuale, caratterizzato da una competizione feroce.

A seguire è stata una descrizione dell’evoluzione del giornale, doverosa e didascalica, ma forse poco interessante da riportare, eccezion fatta, forse, per alcune cose che hanno colpito l’attenzione anche dei presenti:

Lo spostamento del giorno di uscita di SETTE da un giorno all’altro della settimana, andato volontariamente a sovrapporsi con la concorrenza diretta di un settimanale allegato ad un famoso quotidiano di un’altra testata; una scelta che, in un panorama di crollo dei lettori generalizzato, può apparire come folle e scriteriata, ma che dimostra coraggio e una spiccata strategia d’attacco alla concorrenza. Mostra come un’azienda come dovrebbe essere.

Infine un argomento più leggero, quale la scelta di portare avanti l’utilizzo esclusivo di carta uso mano riciclata. La sostenibilità e l’attenzione come importanti paletti anche se portano aumenti di costi e benefici non proprio tangibili. Pianca in questo ambito ha cominciato un percorso e non può che sentirsi partecipe di tali sforzi.

Spazio alle domande, curiosità e suggerimenti degli invitati, sempre con l’occhio alla lancetta per che nella sala egizia faceva capolino il buffet.

rcs sette pedrocchi buffet sala egizia

Si sa, questi eventi servono anche a questo… ottimo zabaione davvero!

Invidiosi?

 

Ladies and Gentlemen: Quick Ship! Report da High Point Market

Parliamo di High Point Market

Una storia di oltre cent’anni e numeri di assoluto rilievo ( oltre 80000 visitatori annui e oltre 3 milioni di metri quadri dedicati all’ esposizione), fanno di questa manifestazione in North Carolina, la più grande e significativa fiera d’Oltreoceano per quanto riguarda il settore del mobile.

Di certo da non considerarsi come vetrina per anteprime sul mercato o ricerca nel design, ma piuttosto come un evento dall’approccio più spiccatamente commerciale e direttamente rivolto a buyer, architetti ed interior designers. Una fiera pragmatica.

Pert noi è stata una corsa folle: avuto conferma della nostra partecipazione all’ edizione autunnale di ottobre, ci restavano giusto 3 settimane per progettare l’ intero allestimento e far arrivare la merce in loco…

Il risultato lo potete vedere in questi veloci scatti da iPad, che ne dite? In molti si chiedono oggi cosa ne sarebbe uscito con qualche giorno in più a disposizione…

Dopo aver tirato il fiato la scorsa settimana, possiamo tirare le somme ed il bilancio appare davvero promettente:

a sentire i pareri di chi passava presso lo stand, sono stati molto apprezzati l’ eleganza, lo stile e la selezione dei prodotti esposti;

un gruppo di architetti si è complimentato per esser riusciti, arredando con equilibrio, a trasformare uno spazio strutturalmente basilare e non certamente ampio, in ambienti domestici ed accoglienti;

600 brochure volatilizzate e qualche centinaio di visitatori sono, per chi ha bisogno di conferme pratiche, numeri più che confortanti.

D’altro canto quel che ci aspettavamo, da una manifestazione così votata al b2b, erano proprio dei risultati tangibili; 

il proposito stesso che ci ha spinti a partecipare era altrettanto pratico:

Lanciare il neonato programma di Stock e Quick Ship per gli U.S.A. e l’intero continente americano.

 quick ship program brochure 2012

In cosa consiste? E’ molto semplice da spiegare:

Il sistema si appoggia ad uno stock situato in Florida; qui sará sempre possibile reperire una selezione di prodotti, riportati in una brochure dedicata, che verranno automaticamente riordinati alla casa madre italiana una volta venduti; questo processo permetterà di consegnare la merce in 2 settimane soltanto.

Il magazzino è già a pieno regime; per cui, cosa poteva rappresentare una miglior promozione dell’iniziativa, di una fiera proprio sul suolo statunitense?

Un ringraziamento speciale a chi ha partecipato all’ottima riuscita di questa settimana e alla realizzazione del programma Quick Ship.

A loro, e a chi fosse interessato, rinnoviamo l’appuntamento per Aprile, con delle considerazioni sui primi 6 mesi di questa avventura americana.

Tutti a Casa, MOA CASA

Segnalazione settimanale #2: questa volta la strada porta veramente a Roma:

domani apre i battenti l’edizione autunnale di MOA CASA.

Siamo anche qui, assieme al nostro rivenditore ErreQu.

Un’idea dello stand? 

moa casa roma autunno 2012

Non si capisce bene, chiaro, ma se volete vedere com’è, dovete venire

alla Nuova Fiera di Roma, dal 27 ottobre al 4 novembre.

Parma, B living a different friday night

Ne siamo convinti, il supporto è l’unica strada perseguibile.

Spesso capita, assorbiti dai propri impegni di azienda, di dimenticare quanto i rivenditori siano importanti nel rappresentare, diffondere e supportare il brand.

E non vogliamo fare un torto ad altri nello sponsorizzare l’inaugurazione di B living domani a Parma.

b living

locandina invito inaugurazione b living

Tutt’altro.

Siamo sempre felici nel vedere aperture di punti vendita, nel territorio italiano e non solo;

significa che il tessuto commerciale, cui demandiamo il contatto finale con il consumatore, è un tessuto vitale, che si scontra con testa ed iniziativa contro un contesto difficile.

Solo così facendo si crea valore, e per conto nostro solo riconoscendo lo sforzo, anche economico, sostenuto dai nostri partners si è in grado di creare sinergie e un rapporto solido.

Come già cominciato con la gallery dei nostri rivenditori su Flickr, vi segnaleremo aperture, eventi ed iniziative dei nostri migliori rivenditori sul territorio.

Per tutto ciò, saremo felici di esserci domani dalle 18:00 in via Sicuri 29 a Parma.

Venite anche voi.

gita in a Milano #2: thanks day Frette

Lasciata la stazione della metro milanese di Cadorna, procedo per Foro Buonaparte

La zona è elegante, arrivo al palazzo, stile classico signorile milanese con scale in ferro battuto e stucchi.

pianca frette open day milan

Entro in appartamento, davvero un bijoux, con soffitti alti e stucchi bianchi.

Un mese fa scrivevamo riguardo l’ allestimento di Frette, marchio tessile di fama mondiale.

Una bella idea quella di riservare un Open Day ai partner di questa campagna di vendita, un ringraziamento non banale e assolutamente da non dare per scontato.

Perciò eccoci qui e con noi all’ingresso troviamo il nostro Filo, vestito dalla nuova collezione primavera/estate Edmond, la più contemporanea e fresca dell’Azienda.

Un ombrellone, una bella poltroncina a boule per esterno e fa subito estate, tutte cose, ahimè, ormai tristemente passate.

pianca frette open day milano letto filo

Intorno a me, oltre ad altri rappresentanti di altri partners, solo i tessuti che, come ci spiega Ornella Albizzati, Director Style-Head of Design di Frette, sono ispirati per colori, tonalità e disegni alla Liguria, alla Sicilia e alla Provenza.

Ci sono anche dei tableau appesi al muro, delle sorta di “moodboard” che raccolgono gli spunti da cui è partita l’ispirazione: scampoli di tessuti, disegni, foto.. il processo creativo a parete.

pianca frette open day milano moodboard

 

 

E poi i letti soffici, perfetti, con copriletti, copertine, cuscini vari perfettamente coordinati… che meraviglia!

Sottolineata da qualche manichino qui e lì, la linea “fashion” di abbigliamento da notte e casa. rigorosamente in seta e cotone delicato.

più in là un grande camino e un intimo terrazzino.

 

Ornella ci riferisce una piacevole sorpresa, il nostro letto è stato ritratto in uno scatto del prossimo catalogo, distribuito a primavera e realizzato alla Cervara di Portofino; PIANCA in un ex antico monastero, il design che sta ovunque.

Colazione con Picasso

Sono anni che spot di ogni tipo (specialmente di noti prodotti da forno per la prima colazione) ci vanno ripetendo che è importante “cominciare bene la giornata” e che “la colazione è il pasto più importante”.

Questa cosa torna in mente ora, chissà perchè… Di Certo, non è proprio cosa di tutti i giorni essere “a colazione con Picasso”.

E non è spiritismo, nè tanto meno un titolo a caso, ma il nome di un vero e proprio incontro/evento organizzato dalla rivista Ottagono.

Lo scopo è creare un contatto diretto tra la rivista e le aziende inserzioniste, l’ occasione,  un tour guidato in anteprima assoluta della mostra del famoso pittore a Palazzo Reale a Milano.

pianca ottagono colazione picasso

Novella Candeo, di Studio Nazari, ci è andata per noi e ce la racconta così:

Ore 8,30 incontro a Palazzo Reale per iniziare la giornata all’insegna della cultura… Visitare una mostra di Picasso prima dell’apertura è un piccolo gradevole lusso che ti fa sentire “coccolato”.

Una guida piacevole, molto preparata e brillante…

– e qui dovrete portare pazienza, ma non è stato possibile scattare foto perché è assolutamente proibito all’interno del percorso espositivo – 

Alla fine del percorso, giunti alla sala delle Otto Colonne, vorremmo tornare indietro, senonchè una ricca colazione ci si para davanti e purtroppo non ci si sfama di sola cultura.

pianca ottagono colazione picasso

Ha inizio quindi la parte, diciamo, istituzionale della mattinata: una breve presentazione di Francesco Ponzellini, vice Presidente di Compositori Comunicazione, editore della rivista.

Fatti gli onori di casa, lo sguardo si rivolge al futuro ed ai Progetti a venire, legati alle Università di tutto il mondo, al collegare giovani e imprese, all’ internazionalizzazione della rivista, alla collaborazione con Triennale di Milano

pianca ottagono colazione picasso

Invidia innegabile per chi è costretto a coordinare il tutto dall’ufficio.

Se non altro, più tardi sono arrivati i souvenirs:

Una preziosa copia del primo numero di Ottagono del ’66.

pianca ottagono colazione picasso

Quasi un libro di testo per un corso di storia del design. 

Ad ogni modo la prossima volta la brioches d’artista vediamo di raccontarvela in prima persona.